La Germania potrebbe bandire dalla rete Internet nazionale il già famosissimo chatbot ChatGPT.
ChatGPT è diventato in pochi mesi una macchina enorme testata in tutto il mondo, con un numero di utenti che sta diventando un record assoluto. Ma anche l’intelligenza artificiale è stata oggetto di falle che hanno in particolare spinto l’Italia a bandire definitivamente il chatbot dal Paese. Un esempio che non poteva restare isolato.
La Germania potrebbe bloccare ChatGPT
L’Italia ha dato idee ad altre autorità del Vecchio Continente, a cominciare dalla più grande economia europea, la Germania. Interrogato dal quotidiano Handelsblatt sulla possibilità di un divieto di ChatGPT nel Paese, il commissario tedesco per la protezione dei dati ha affermato che nulla impedisce a Berlino di fare la stessa scelta di Roma.
“In linea di principio, un’azione del genere è possibile anche in Germania”, ha spiegato Ulrich Kelber, precisando che, se necessario, la decisione spetterebbe allo Stato. Ma lo switch ChatGPT non dovrebbe avvenire subito in Germania perchè è stata avviata una serie di consultazioni multipartner.
Si va verso il blocco di ChatGPT in tutta Europa?
Il Commissario ha infatti indicato di aver chiesto ulteriori informazioni all’Italia per sapere quali informazioni hanno portato a questo divieto. Secondo Reuters, altri regolatori nazionali come quelli di Francia o Irlanda hanno avviato procedure simili.
“Stiamo seguendo l’autorità di regolamentazione italiana per comprendere le ragioni della loro azione e ci coordineremo con tutte le autorità di protezione dei dati dell’UE su questo tema”, ha affermato l’omologo irlandese“ Ulrich Kelber.
Le ultime fughe di dati da ChatGPT, comprese le informazioni bancarie degli utenti , hanno allertato diverse autorità sul modello di sicurezza della macchina costruita da OpenAI. L’attuale andirivieni delle autorità europee incoraggerà il partner di Microsoft ad adottare rapidamente standard più elevati nel settore?