Lo smartphone Oppo Reno7 amplia la gamma di prodotti del brand cinese utilizzando gli stessi codici dei predecessori, ovvero un focus particolare sul design, ma anche sulla fotografia.
In vendita esclusivamente online, propone un’interessante scheda tecnica con un sensore fotografico da 64 megapixel, una lente da microscopio e un sensore frontale degno di un top di gamma.
Formalizzato da qualche giorno, il nuovo smartphone Oppo Reno7 ha dunque sostituito il Reno6. Rispetto al modello precedente e ad altri cellulari del marchio, una di queste particolarità è che viene venduto esclusivamente su siti di e-commerce , il che significa che non si troverà nei negozi.
Come accennato in premessa, riprende i codici della serie Reno, vale a dire che beneficia di un design piuttosto notevole e che mette in risalto anche le sue capacità fotografiche.
Un design molto carino
Il design del Reno7 è davvero particolarmente riuscito, a nostro avviso. Il dispositivo è disponibile in nero, ma proposto, in esclusiva sul sito Amazon, anche in una finitura arancione. La versione nera ha una scocca in polimero con finitura Oppo Glow (lucida), la versione arancione è molto più originale poiché ha un rivestimento in similpelle in fibra di vetro.
La parte posteriore è goffrata, come la pelle, da cui il nome “similpelle”. Offre un tocco estremamente piacevole che conferisce allo smartphone una certa classe, anche di lusso, come il Find X2 Pro arancione, con finta pelle vegetale. Oppo dice di aver effettuato numerosi test di resistenza all’attrito per garantire la durata del materiale e sembra abbastanza sicuro. Questa texture evita le impronte e permette una buona presa poiché il dispositivo non scivola assolutamente, cosa che potrebbe accadere con l’altra finitura. Quest’ultima è leggermente più sottile della versione in similpelle arancione poiché misura 7,49 mm contro 7,54 mm. Entrambi rimangono meno spessi dell’iPhone 13 che ha un profilo di 7,65 mm.
I profili, appunto, dell’Oppo Reno7 sono piatti, un po’ come quelli dei cellulari del marchio Apple. Il dorso non torna sui bordi offrendo uno stacco piacevole al tatto, perché leggermente smussato per garantire una buona presa. Nella parte frontale è un po’ la stessa cosa, visto che lo schermo è completamente piatto dove alcuni modelli, più esclusivi, spesso offrono una superficie di visualizzazione curva come per fondersi meglio con le estremità laterali.
Nella parte posteriore dello smartphone, si trova la sua isola di sensori fotografici. È installata nell’angolo in alto a sinistra, come quasi tutti gli smartphone di oggi. I sensori sono integrati in una piastra che sporge abbastanza seriamente dal resto del retro, di circa 1 mm. La piastra sembra essere divisa in due parti. La prima offre uno sfondo dorato con due sensori. C’è il modulo principale a 6 obiettivi non stabilizzato otticamente che si apre a f/1.7. Appena sotto, c’è un secondo sensore che funge da microscopio come sull’Oppo Find X3 Pro e sul realme GT 2 Pro.
Può ingrandire fino a 15x o 30x. È circondato da una luce in modo da avere buone condizioni per la visualizzazione di elementi estremamente piccoli. La luce può anche fungere da avviso in caso di notifica. Infatti, si anima quando arriva un nuovo messaggio, si accende continuamente durante la ricarica della batteria, ecc. Pertanto, posizionando il cellulare a faccia in giù contro un tavolo o una scrivania, l’utente viene avvisato dell’arrivo di una nuova notifica.
L’altra parte della piastra del sensore è su sfondo nero. Include il terzo sensore, un 2 megapixel che è lì per ottimizzare i ritratti grazie alla sua capacità di calcolare le profondità di campo.
Da notare infine anche la presenza di un flash. Per concludere con le caratteristiche fotografiche del Reno7, sappiate che incorpora nella parte frontale lo stesso sensore del modello di fascia alta Find X5 Pro, ovvero un modulo da 32 megapixel, un Sony IMX709 che ha una matrice RGBW che deve, secondo Oppo, consentire di aumentare la quantità di luce e rendere così le immagini più luminose e nitide.
Questo aiuta anche a ridurre il rumore nelle foto prodotte. Secondo Oppo, i risultati dovrebbero essere almeno equivalenti a quelli ottenuti con le serie precedenti godendo di un’ottimizzazione dell’elaborazione dell’immagine al fine di ottenere un ritaglio più preciso dei soggetti in primo piano e un maggiore effetto texture, in particolare sui selfie scattati di notte con luci sullo sfondo, che danno un effetto riflesso.