Il satellite europeo di mappatura dei venti, noto come Aeolus, ha concluso con successo la sua missione e ha fatto ritorno in modo sicuro sulla Terra dopo un delicato rientro assistito progettato per minimizzare i danni causati dai detriti volanti. L’annuncio è stato fatto dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) sabato.
Cosa c’è di nuovo
L’Aeolus è stato lanciato nel 2018 e ha preso il nome dal guardiano dei venti nella mitologia greca. La sua missione consisteva nel misurare i modelli globali dei venti terrestri, con l’obiettivo di migliorare le previsioni meteorologiche a breve termine e approfondire la nostra comprensione del cambiamento climatico antropico. Fin dall’inizio, il satellite ha superato le aspettative scientifiche, dimostrando di essere una delle missioni di osservazione della Terra più riuscite mai realizzate dall’ESA.
Dopo aver trascorso diversi anni in orbita, l’Aeolus è entrato nella fase finale della sua missione. Il momento del rientro era cruciale, poiché era necessario assicurarsi che il satellite facesse ritorno sulla Terra in modo sicuro, senza causare danni o rischi per la popolazione.
Per garantire un rientro assistito sicuro, il centro di controllo delle missioni dell’ESA ha compiuto manovre complesse per abbassare l’orbita dell’Aeolus. Questo ha consentito al satellite di rientrare nell’atmosfera terrestre e bruciare in modo controllato e sicuro. L’obiettivo era quello di far sì che eventuali frammenti che non si sarebbero disintegrati nell’atmosfera cadesse in aree pianificate, riducendo al minimo il rischio di danni o incidenti.
Il rientro è avvenuto sopra l’Antartide, una vasta regione scarsamente popolata, dove il rischio per le persone era minimo. L’ingegnere spaziale principale dell’ESA, Benjamin Bastida, ha dichiarato che l’Aeolus ha raggiunto con successo il corridoio di rientro pianificato, dimostrando ancora una volta l’efficacia del team di controllo della missione.
L’Aeolus ha contribuito significativamente alla ricerca climatica, fornendo dati preziosi per la comprensione dei venti terrestri e la loro influenza sul clima. I dati raccolti dal satellite sono stati utilizzati anche per migliorare le previsioni meteorologiche, aiutando a fornire informazioni cruciali per la pianificazione delle attività umane e la gestione delle emergenze.
Durante il periodo di lockdown dovuto alla pandemia di COVID-19, l’Aeolus ha dimostrato la sua importanza essenziale. Con gli aeromobili a terra, che normalmente portano strumenti meteorologici per le previsioni, il satellite è diventato una fonte primaria di dati meteorologici, garantendo la continuità delle previsioni e la sicurezza delle operazioni umane.
Ora che l’Aeolus ha concluso la sua missione con successo, l’ESA sta guardando al futuro e sta già lavorando sullo sviluppo del progetto Aeolus-2. Questa nuova missione rappresenterà un ulteriore passo avanti nella comprensione dei venti terrestri e avrà un ruolo cruciale nel monitoraggio del cambiamento climatico.
Uno degli obiettivi principali dell’ESA è ridurre al minimo il rischio di detriti spaziali e la sicurezza delle operazioni spaziali. L’Aeolus ha dimostrato l’importanza di prendere misure preventive per garantire che i satelliti in orbita possano fare ritorno sulla Terra in modo sicuro, evitando potenziali danni e rischi per le persone e le attività umane.
Con il progresso della tecnologia spaziale e le nuove sfide legate al cambiamento climatico, l’ESA sta lavorando instancabilmente per sviluppare nuove soluzioni e tecnologie innovative per il monitoraggio del nostro pianeta e la comprensione del nostro clima.
Il successo dell’Aeolus rappresenta un grande passo avanti per l’ESA e per l’intera comunità scientifica, confermando la sua capacità di realizzare missioni spaziali di grande rilevanza e fornire dati preziosi per la ricerca e la comprensione del nostro pianeta e dell’Universo.
Fonte: Phys.org